Durante la premiazione di Jannik Sinner, dopo una finale storica che ha consegnato all’Italia il primo trionfo maschile a Wimbledon, un grido ha sorpreso la folla: “I love you Kate!”. Lei, sorridente e composta come sempre, ha applaudito il campione italiano mentre la sua presenza – elegante, regale e discreta – rubava quasi la scena. Un gesto che ha detto tutto: la Principessa del Galles, anche da spettatrice, è ormai parte dell’anima del torneo.
Ma quella di ieri non è stata una semplice apparizione. È stato l’ennesimo capitolo di una relazione profondissima e costante tra Kate Middleton e Wimbledon, fatta di abiti impeccabili, messaggi sartoriali e una capacità unica di mescolare glamour e istituzione. Dal 2011 a oggi, ogni suo look ha raccontato qualcosa – di lei, del momento storico e sociale, del contesto.
Apparsa per la prima volta nel Royal Box poco dopo il matrimonio con il Principe William, Kate Middleton ha costruito nel tempo un vero e proprio stile da Wimbledon: sobrio ma mai noioso, british ma internazionale, royal ma perfettamente contemporaneo. Tra i brand più ricorrenti ci sono Alexander McQueen, Jenny Packham, Emilia Wickstead, Dolce & Gabbana, Self-Portrait, Ralph Lauren e, più recentemente, Safiyaa. I suoi outfit hanno spesso incluso dettagli simbolici, come il pin viola-verde del club, la borsa My Sicily firmata D&G o l’orologio Cartier Ballon Bleu donatole da William, portato con regolarità negli anni.
Impossibile dimenticare la sua apparizione accanto a Meghan Markle nel 2018: un momento che, a posteriori, ha assunto un valore quasi cinematografico. Due duchesse, due visioni diverse della Royal Family, due scelte stilistiche affilate. Kate in giallo firmato Dolce & Gabbana, Meghan in total white Ralph Lauren: due sguardi che si incrociavano dentro e fuori dal campo.
Negli anni, Kate ha scelto spesso colori accesi, dal verde smeraldo al blu royal, in un dialogo visivo continuo con l’eredità di Lady Diana. Come Diana, Kate sa comunicare con la moda: ricicla abiti, sceglie con cura silhouette e palette, parla per simboli e dettagli. Un esempio su tutti: l’abito viola intenso firmato Safiyaa scelto nel 2024 per il ritorno in pubblico dopo l’annuncio della malattia. Un gesto di forza e speranza, reso ancora più potente da quella standing ovation che l’ha accolta al suo ingresso.
E ieri, nel 2025, ha incarnato l’essenza della Wimbledon Royal Style: tailleur bianco Self-Portrait, pumps Gianvito Rossi, tote Anya Hindmarch, gioielli Cartier. Nulla fuori posto, tutto calcolato ma senza mai sembrare artificiale. Kate Middleton non è solo una presenza istituzionale a Wimbledon, è ormai un simbolo, una costante rassicurante, un punto fermo del torneo tanto quanto l’erba del Centre Court.