Quest’estate per la prima volta in 6 anni ho deciso di non dirigermi verso il fresco di Berlino, città nella quale ho abitato e a cui sono molto affezionato, ma di cambiare meta. Chi mi conosce è al corrente del grande amore che provo per Israele: la maggior parte dei miei amici qui a Milano o in giro per il mondo sono legati per un modo o per l’altro a questa terra. Senza pensarci troppo ho sfidato me stesso (partendo e organizzandomi da solo) e il livello di sopportazione che ho per caldo e ho prenotato due voli per stare 3 settimane nella “Terra Santa”. Non avevo programmi particolari se non rilassarmi, dormire, mangiare, andare al mare, passare del tempo con amici vecchi e nuovi e con le loro famiglie, visitare posti in cui non sono mai stato, divertirmi e praticare il mio ebraico che è decisamente migliorato. Ovviamente sono riuscito in tutti i miei intenti, anzi, ho portato a casa qualcosa di più che non si acquista in nessun negozio: ho avuto modo di riflettere, ascoltarmi, insomma sono state tre settimane nelle quali ho lavorato molto sulla nuova migliore versione di me stesso.
Alloggiavo a Tel Aviv, a Shapira, in una casetta di una mia amica a due piani tutta per me, immersa nel verde. Sono stato nella città bianca tante volte e devo dire che i quartieri più a sud mi affascinano maggiormente. Condizionatori a vista con tanto di acqua fredda che sgocciola sul marciapiede, strade rovinate, gatti ovunque e palme assetate: il bello e la poesia di questa zona sta anche in questo. In città mi sono preso una bici e pedalavo ovunque. Inutile dirvi l’innumerevole quantità di ristoranti e bar che ho scoperto durante la mia permanenza (ma potete trovarne alcuni nella gallery). Frequentavo molto Jaffa durante il giorno e andavo al mare lì perché la spiaggia era molto meno affollata: durante la settimana c’erano solo surfisti e poche persone con i loro cani. Sono stato a sud del paese a trovare un mio amico che assieme ad altri ragazzi ha preso in mano un ex comune eco-friendly in un moshav (tipo di comunità agricola cooperativa israeliana) a Nir Moshe, non lontano dalla striscia di Gaza. Con un mio amico archeologo sono stato tra le montagne a ovest di Gerusalemme a visitare dei siti archeologici e a fare il bagno in una sorgente freddissima. Sono stato a trovare una mia amica a Haifa e li ho visitato la grotta del profeta Elia e mi sono goduto un fantastico panorama dal monte Carmelo. Sono stato a nord, nell’alta Galilea, in un kibbutz (una forma di comunità, in genere di tipo agricolo ma anche industriale) chiamato Kfar Hanassi. Una mia cara amica che ha vissuto a Milano viene da lì e assieme a lei e altri amici siamo stati in giro per sorgenti, laghetti, resti di villaggi antichi alberi di eucalipto e tanti campi coltivati. Abbiamo mangiato in posti buonissimi e abbiamo anche fatto degustazione di vini. Mi sono sentito veramente a casa. Da lì siamo andati a Safad, una delle quattro città sante ebraiche e a Rosh Pinna: stupende! Ho anche avuto l’opportunità di fare un delizioso barbecue a Modi’in con un’amica e la sua bellissima famiglia… che buono!
Mi sono divertito molto e già non vedo l’ora di ritornare in Israele. Ho vissuto delle esperienze fantastiche che mi hanno arricchito tanto e ho capito cose di me. Consiglio a tutti almeno una volta nella vita di intraprendere una vacanza da soli: l’idea sicuramente spaventa un po’ ma vi assicuro che tornerete a casa carichi come non mai: pensateci! Shalom a tutti!
- Il mio primo tramonto a Jaffa
- La casa in cui stavo, immersa nel verde
- Ciao nuovo amico
- Dalla finestra della mia cucina
- Nell’appartamento di Gal
- Le mattonelle nell’appartamento di Gal
- La mano di Gal piena di Shekels
- Io che bevo una bibita fatta in casa da Levinski 41
- Libri in Yiddish
- Visitando la Stazione Centrale di Tel Aviv
- Florentin, Tel Aviv
- Bauhaus a Florentin, Tel Aviv
- Herzl sulla Herzl street
- Piante sulle scale per andare allo studio della mia amica Tal
- Tal mi ha chiesto di fare una foto con questa canotta da basket vintage. Ok, ha un negozio vintage
- Cafe Sonia, Tel Aviv
- Nir Moshe
- Rilassandosi nella comune di Nir Moshe
- Ulivi Nir Moshe
- Condizionatori a gogo in Shapira
- Una bella serata all Uganda. Polaroid fatta dalla mia amica Avishag
- la casa di Chaim Nachman Bialik, Tel Aviv
- La mia amica Noa ha detto che questa sarebbe stata una foto molto Israeliana
- Haifa
- Uomini che pregano nella grotta di Elia
- I miei desideri e propositi davanti alla grotta di Elia
- Corrado Adi Idan e io a Haifa
- Architettura di Haifa
- La vista di Haifa
- Jaffa di notte
- Selfie senza vergogna
- Jaffa’s architecture
- Noa e Gitit anche conosciute come Letteresque
- Per i siti archeologici di Gerusalemme
- Gitit e io
- Ira Noa e Gitit in giro per Gerusalemme
- Una sorgente freddissima
- Noa Ira e io
- Per i siti archeologici di Gerusalemme
- Noa e il Pastrami
- Oh Jaffa!
- Sapir e io dopo una mattinata in spiaggia
- Shapira di notte
- Il recinto di Kfar Hanassi
- Yuval in front of her parents house, Kfar Hanassi
- Il verde di Kfar Hanassi
- Io e Yuval a Pinna Barosh, Rosh Pinna
- Io in una sorgente vicino al moshav Aniam
- Degustazione di vini da Assaf Winery
- Io davanti al pub del kibbutz
- Kippot a Tzfat
- Per le vie di Tzfat
- Una delle sinagoghe di Tzfat
- Scale a Tel Aviv
- Nativ in un negozio di lampadari
- Il miglior barbecue dai Goldner
- Io e la famiglia Goldner